Tutte le mie xxx

lunedì 26 dicembre 2011

Auguri in ritardo e auguri in anticipo

Anche il Natale è passato senza darmi il tempo di scrivere un post, mi dispiace perchè ho ricevuto auguri e bei pensieri, ma a volte il destino sembra accanirsi ed il tempo anzichè dilatarsi sembra accorciarsi.
La nostra nuova casetta è a buon punto, peccato che dovrebbe essere finita da mesi il 29 rogitiamo e l'altro giorno, in data 22 le aquile si sono rese conto che le piastrelle del bagno erano sbagliate, non vi dico che intoppo ed è solo l'ultima delle peripezie.
il Natale però si è svolto nei migliori dei modi in famiglia con le persone che amiamo, spero che anche per voi sia stato così.
Ora non so quando passerò di nuovo dal blog, così vi anticipo gli Auguri di un buonissimo 2012.
Grazie a tutti per tutto.

giovedì 8 dicembre 2011

Marina

Completamente assorbita dall'atmosfera Natalizia e dalla stridente manovra economica vi presentero un altro segnalibro, è da molto che ho ricamato il primo di questa serie, questo fotografato; ne sono seguiti molti altri, tanti quasi i libri letti che però a dire la verità per nulla mi hanno entusiasmata, di uno invece vorrei parlarvi.
Marina, desideravo leggerlo da tempo e finalmente eccolo, ricordo che qualche anno fa in spiaggia in Grecia, i miei vicini di ombrellone me lo hanno prestato mentre andavano a fare il bagno, è bastato a capire che mi sarebbe piaciuto, la conferma è arrivata ora.
Mi sento di sottolineare una grandissima pecca da parte della casa editrice, pecca che ha portato molte critiche ingiuste verso questo libro.
Mondadori ha proposto questo primo romanzo scritto da Zafòn sulla scia de"L'ombra del vento" e de "Il gioco dell'angelo" e quindi molti si aspettavano la stessa allure, cosa di cui manca.
Ricordiamo che de "L'ombra del vento" sono state fatte molte edizioni alcune patinate e con fotografie, un lancio in pompa magna, mentre per Marina si sono dimenticati di dirci che si tratta di un libro da collocare principalmente tra la letteratura per ragazzi.
Adatto anche per un pubblico adulto perchè scritto in modo magistrale, è sicuramente rivolto principalmente ad una fascia d'età che va dai 10 ai 15 anni, protagonista è infatti Oscar, un ragazzino che assieme a Marina sua coetanea vivrà avventure da brivido.
Gotico, decadente, intimo, pieno di suspance e brivido, è finalmente una buona alternativa alla narrativa spazzatura propinata alle nuove generazioni di lettori, ma anche a noi lettori un po' più vissuti.
Barcellona, fine anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che trascorre gli anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Óscar ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte. Nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso. Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Óscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germàn. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza.