Tutte le mie xxx

martedì 17 aprile 2012

La gloria di mio padre

Giornate atipiche in cui me ne sto con le mani in mano, si fa per dire perchè qualche giorno fa ho finito definitivamente il maglioncino commissionatomi e sono in attesa che domani o dopo mi arrivi l'ordinativo fatto a Canetta.
Ho richiesto del filato Futura caramello per replicare il top fatto per me qualche anno fa e visto che c'ero ho acquistato anche qualche gomitolo color giada chiaro e blu.
Il blu l'ho aggiunto successivamente perchè è in offerta (così come il giallo a cui però ho dovuto rinunciare), in realtà mi hanno chiamata perchè avevo richiesto un colore non più in catalogo preso da un vecchio Mani di fata e come dire di no ad un'offerta così invitante?
Quindi da un paio di giorni non sferruzzo, non crocetto,  e non si lavora molto neppure fuori, causa tempaccio; qualche giorno fa abbiamo acceso di nuovo il camino.
In realtà non è che mi giri i pollici, qualche cosa da fare c'è sempre ed appena fuori c'è un accenno di sole come oggi; ecco che compaiono mille cose da fare.
Sapete bene che in famiglia siamo abituati a non comperare quello che possimo fare da noi, così anche in vista del mio matrimonio quest'anno c'è da imbiancare, lavoro impegnativissimo che tiene occupati sia mio padre che mio fratello, a noi donne è toccato l'orto; beh a dirla tutta il terreno era  pronto, cenere, letame erano già stati distribuiti, ma la semina è opera nostra.
Così ecco una panoramica su fagioli, piselli, insalate, pomodori, basilico, cipolle, melanzane, peperoni, spinaci e prezzemolo ecc.
ma ci sono dettagli che non potevo dimenticare, ovvero le zucche nate dai semi dei frutti dello scorso anno, quindi ad  € 0.
Le fragole, da me fortemente volute e trapiantate sotto l'acqua.

E le zucchine,  anche loro cresciute sotto la bambagia grazie ai semi tenuti dallo scorso anno.
Come vi dicevo però il brutto tempo mi ha dato la possibilità di leggere molto ed oggi vi presento una perla.
A Aubagne, piccola città ai piedi del Garlaban in Provenza, vive Joseph Pagnol, un giovanotto bruno, di statura modesta senza essere piccolo, dal naso ragguardevole sebbene dritto, dalla voce profonda e gradevole, dai capelli di un nero venato d'azzurro. Joseph Pagnol, che una domenica incontra una sartina bruna che si chiama Augustine e la trova così carina da sposarla su due piedi, e che tutti i sabati inforca la bicicletta del fornaio per portare a casa croccanti alle mandorle, crostate di crema e farina per le frittelle. Questa è la sua storia, la storia dei suoi sogni, delle sue fatiche, la storia della sua gloria raccontata da suo figlio.

E' un libro che consiglierei a chiunque, ragazzi, adulti, uomini e donne indistintamente, una scrittura cristallina, personaggi grotteschi come la maestra dal viso giallo ed i baffi marroni; è  il sublime racconto dell'infanzia di Pagnol, il racconto dell'innocenza.
Purtroppo devo però fare un appunto alla casa editrice (cosa che mi dispiace moltissimo visto che pubblica i miei romanzi prefeiti), non è stata curata l'ortografia, ho notato un apostrofo e un accento mancanti.
Ho letto anche (ma qui io non dico nulla perchè non conosco il francese figuriamoci il provenzale) che la traduzione non è delle migliori, infatti e qui copio e incollo un appunto fatto propio in relazione alla traduzione ..."C'è poi nella traduzione un errore MADORNALE in uno dei passi più alti del racconto. Il piccolo Marcel alza al cielo le due coturnici, colpite dal padre, davanti al "soleil couchant", cioè al tramonto del sole, al sole che tramonta. Qui è tradotto: davanti al sole COCENTE."
Ecco da lettrice ignorante capisco che a livello temporale il sole non poteva essere cocente, i personaggi sono stati a caccia tutto il santo giorno e dopo mille peripezie Il piccolo Marcel ritrova lo zio ed il padre, va da sè che doveva essere il tramonto.
Ecco visti i costi dei libri non potrebbero le case editrici curarli un po' di più? per cosa fanno pagare 20.000 lire un romanzo? ribadisco che il francese non lo conosco, ma l'italiano abbastanza ed è un vero peccato mortificare un'opera tanto bella.
Voi cosa ne pensate?

4 commenti:

  1. Innanzi tutto ti faccio i complimenti per l'orto: bravi!!! ( ma quando smetterà di piovere???)
    Interessante il libro che presenti... anch'io non sopporto i libri poco "curati"...
    A presto

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  2. mamma mia che orto curatissimo! Complimenti!
    E grazie per la recensione del libro, che non conoscevo...e mi ha incuriosito.
    Grazie per gli auguri, mi hanno fatto piacerissimo!

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  3. Purtroppo le traduzioni soffrono del solito problema: lavoro nero, lavoro non retribuito, lavoro frettoloso o assenza di professionisti perché "costano troppo". E allora ecco che un tramonto diventa un sole da mezzogiorno... Mi chiedo se il traduttore non sia inciampato in un "falso amico" e mi chiedo se chi ha revisionato il lavoro non lo abbia fatto in maniera affrettata. E' molto interessante il lavoro di Eco sulla traduzione "Dire quasi la stessa cosa".

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    1. Quello che dici è vero come in tutti i campi si va a risparmio e chi è veramente valido ha studiato ed ha esperienza viene lasciato da parte in favore di chi costa meno.
      Già una mia amica mi aveva parlarlato di "Eco traduttore" ed a questo punto voglio leggere tutto in proposito.
      Sicuramente chi ha riletto il libro lo ha fatto senza un minimo di interesse perchè come dicevo io il francese non lo conosco, ma capisco se nella storia o nell'ortografia ci sono lacune ed è questo il caso.

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