Tutte le mie xxx

venerdì 31 maggio 2013

Piadina

Avevo iniziato a scrivere questo post giorni fa, da allora il meteo è cambiato almeno 10 volte, siamo passati da giornate  molto simili a quelle di fine ottobre, con pioggia, vento e neve sulle colline, a giornate di sole con i papaveri nei campi e poi ancora freddo ecc. insomma noi inizieremo il mese di giugno con ancora il piumone sul letto e la copertina di lana sul divano neppure fossimo due vecchietti alle prese con gli acciacchi dell'età.


Vi dicevo appunto che già da un po' avevo iniziato questo post, poi Giovanna mi ha battuta sul tempo pubblicando la stessa ricetta, ci ho pensato un attimo ed ho deciso di ripeterla nel caso ve la siate persa da lei.
Di fatto non siamo le uniche in questo periodo ad aver prodotto piadine a raffica; sul numero del mese scorso di Alice cucina  Cristina Lunardini le dedicava un intero capitolo.
E come non farlo... alla fine questo dovrebbe essere un periodo di allegre scampagnate, di pranzi al sacco e di gite fuori porta, purtroppo causa meteo la realtà è ben diversa.
Noi amiamo la piadina per più motivi, il primo è che è buona... il secondo, la si può farcire in mille modi diversi ed anche il metodo di preparazione può variare a seconda dei gusti, c'è chi usa solo acqua, chi latte, chi le uova, chi le fa spesse da tagliare in mezzo e farcire, chi le fa piatte e chi sfogliate e poi è un'altra di quelle cose che si possono congelare ed all'occorrenza usare previo 30 minuti di scongelamento.



Gli ingredientiper la ricetta base sono: 1 kg di farina debole (0 o 1), 100-250 g di strutto ( o olio extravergine di oliva), 20 g di sale, 1 pizzico di bicarbonato o lievito per torte salate, 400 ml di acqua o latte tiepido.

Fare la fontana con la farina, unire l'acqua  e lo strutto ed impastare con la forchetta, unire il sale e il bicarbonato e lavorare bene fino ad ottenere un impasto liscio e compatto. Formare una palla, coprire con il canovaccio e far riposare almeno per 30 minuti.
Formare tante palline (10_12 c.a.) e fare riposare per altri 10 minuti, tirate con il mattarello le piadine. Scaldare bene un testo di terracotta o una piastra, io uso una pentola di quelle piatte per la frittata e farle cuocere, quando si formeranno le bolle schiacciatele con i rebbi della forchetta, poi giratela.
Saranno necessari pochi minuti.

Io quelle che congelo le faccio meno dorate praticamente metà cottura, quando ne ho bisogno le tolgo dal congelatore 30 minuti prima e poi proseguo la cottura e le farcisco, a volte con del fomaggio molle squaquerone o similari, con crudo e rucola o cotto e mozzarella, oppure con cotto, maionese, tonno e pomodori.

E' innutile prendersi in giro cucinare richiede tempo e la maggior parte di noi donne al giorno d'oggi lavorano ed il tempo scarseggia, ma dedicando due giorni a settimana, quando normalmente si è riposo dal lavoro retribuito a queste preparazioni,  si possono ottenere prodotti non acquistati, genuini, dal costo inferiore, dalla qualità superiore e che richiedono poi, quando si ha pochssimo tempo pochi minuti per servirli in tavola.


lunedì 27 maggio 2013

La figlia dei ricordi

Questo è un periodo un po' sfortunato in fatto di letture, mi è capitato un altro libro che mi ha dato veramente poche soddisfazioni; per fortuna ad interrompere la serie così così ci ha pensato mio marito che ieri, per il mio compleanno mi ha regalato un bel romanzo di cui ho già letto molto, ma prima di parlarvene aspetterò di averlo finito.
Anche in questo caso come ne "Le bambine che cercavano conchiglie" non è che possa scrivere solo cose brutte, probabilmente darò un'altra possibilità anche a questa nuova autrice; alcuni spunti sono stati veramente pregevoli, ma mi aspettavo di più.
Hanno fatto una gran campagna di marketing  con un sito appositamente creato, booktrailer e  recensioni positivissime, ma quando si creano tante aspettative poi è difficile riuscire a soddisfarle.

Garmisch, Germania, inverno 1944. È un anello di fidanzamento, quello che un ufficiale nazista ha appena messo al dito della giovane Elsie. Un anello che potrebbe cancellare l'amaro sapore della guerra, regalando a lei e alla sua famiglia il sogno di una vita in cui l'aria profuma di biscotti allo zenzero e di serenità. Invece, d'un tratto, Elsie si ritrova a guardare negli occhi la realtà: un bambino ebreo si presenta alla sua porta e la implora di salvarlo, di nasconderlo. E lei lo aiuta... El Paso, Texas, oggi. È un anello di fidanzamento, quello che Reba non ha il coraggio d'indossare. A darglielo è stato Riki, un uomo che la ama senza riserve, nonostante le sue asprezze. Eppure Reba esita: prigioniera di angosce e inquietudini radicate nel profondo, sa che la sua armatura di donna realizzata potrebbe frantumarsi da un momento all'altro. E ha paura... Elsie e Reba non potrebbero essere più diverse, ma il destino ha voluto far incrociare le loro strade, come se l'una non potesse proseguire senza l'altra. Per Elsie, parlare con Reba significherà ripercorrere le vicende che l'hanno portata dalla Germania agli Stati Uniti, ricordare tutto ciò che la guerra le ha brutalmente strappato e infine perdonare se stessa. Per Reba, confidarsi con Elsie significherà accendere la luce della verità, ascoltare la voce del cuore e accettare che la speranza possa nascere anche dal dolore. Per entrambe, l'amicizia che le lega darà loro il coraggio di sconfiggere i fantasmi del passato... 

Bella è stata l'idea di aggiungere nel fondo del libro tante ricettine che sono certa ingolosiranno molte lettrici e chissà quante foodblogger proveranno a realizzarle, anche la parte che riguarda Elise mi è piaciuta molto, diversamente Reba mi è sembrata propio un personaggio incolore.
E' strano come in uno stesso libro possano convivere due realtà legate tra loro, ma che sembrano essere totalmente discordi, non per quel che riguarda la trama, ma propio come caratterizzazione dei personaggi, sembra quasi che il libro sia stato scritto a tratti da persone diverse, una che sa come catturare il lettore e l'altra che non suscita alcuna emozione.
Voi che dite? vi è mai capitato? avete letto questo romanzo, che sensazione avete avuto?

lunedì 20 maggio 2013

Torta al limone

In questi giorni finalmento ho avuto un po' compagnia, ci sono state giornate in cui gli ostpiti si sono susseguiti e la cosa mi ha fatto moooolto piacere, probabilmente non sarò da "Cortesie per gli ospiti", non ho tovaglie ricercate o piatti di Tiffany, ma il barbecue di ieri è stato gradito da tutti.


La nostra sala da pranzo con i tendoni appena messi ha un aspetto più confortevole e nella foto sopra potrete notare la "Petal fairy" sulla parete sopra al riscaldamento, i centri rosa fatti da mia suocera ed il centrotavola dipinto dalla mia amica Sara richiamano i colori dell'abito della fata, mentre il giallo sempre dell'abito richiama il colore predominante dall'altra parte del soggiorno.


 La "Summer fairy" invece occupa una parete tutta sua, che però dalle foto non si vede, è dietro al divano; il filato metallico del ramage del vesito e delle ali è uguale al filato che disegna i tendoni.
Da quest'altra angolazione invece si intravede l'angolo del camino fatto da mio marito.
Come già vi accennavo durante i lavori di costruzione della casa lui si è occupato di alcune modifiche apportate al progetto originale, oltre che della misurazione dei mobili.


Quest'altra foto l'ho scattata dall'angolo del divano prima di mettere le tende, ci sono ancora delle piccole migliorie da apportare (ad esempio alcune  foto sono senza cornice ed una che ne merita una nuova), ma nel complesso il nostro soggiorno è più ordinato di qualche settimana fa dove al posto dei libri sotto al televisore c'era di tutto (questo tutto ora è ordinatamente riposto in un armadio "ereditato" da poco).
Fatte queste sistemazioni essenziali casa nostra è sicuramente più accogliente e complice qualche bella giornata in cui ho potuto pulire a dovere ci è venuta propio voglia di invitare qualche ospite.
Avendo ancora alcuni fantastici limoni che mia zia ha portato a casa dalla Liguria per la merenda del pomeriggio ho fatto questa bella torta al limone; perfetta anche per la colazione è stata graditissima da tutti.

Ingredienti:
6 albumi, 400 g di farina, 400g di zucchero,1 bicchiere di latte, 200g di burro, succo e buccia grattuggiata di 1 limone, 1 bustina di lievito.


Montare a neve gli albumi, lavorare il burro con lo zucchero, aggiungere il latte, la farina, il limone e il lievito.
Incorporare gli albumi ed infornare a 160° per un'ora.

Questa mattina sono tornata al mercato, sperando finalmente di avere la matassina incriminata, quella per finire la "Spring little fae", ma nulla da fare, innutile dirvi che mi sento presa in giro, va beh la crisi, ma sei una merciaia se non hai una cosa devi procurartela non dirmi tutte le settimane che me la porti che poi non lo fai.
Risultato: aspetterò la prossima settimana poi visto che Casa Cenina mi regalerà le spese di spedizione farò un bell'ordine, loro non mi hanno mai delusa, anzi premiano sempre con qualche sconto ed iniziativa, chissà che ricominci a fare gli ordinativi trimestrali come una volta...mi piacerebbe tanto, ma al momento le priorità sono altre.
Così finalmente potrò finire la mia fata e poi vi mostrerò i progressi della tovaglia che ho iniziato.

giovedì 16 maggio 2013

Le bambine che cercavano conchiglie

Incuriosita dall'anticipazione trovata su "Il libraio", dalla copertina e dal booktrailer ho deciso di richiedere alla biblioteca questo romanzo, ancora non saprei dire se mi è piaciuto o menoo; ci sono alcune caratteristiche positive ed altre negative.


Il mare si infrange furioso sulle frastagliate coste del Dorset. In alto, su una scogliera impervia, si erge una casa colonica con le mura imbiancate che brillano come un faro sotto la luce del sole. Clifftops. Il posto che una volta Dora chiamava casa. Da dietro le ampie finestre le sembra ancora di sentire risuonare le risa di sua sorella Cassie, il rumore delle loro corse di bambine gioiose. Adesso la natura ha ripreso il sopravvento e l'edera avvolge le antiche mura della magione dei Tide, in un viluppo di silenzio, polvere e segreti. Dora è fuggita da tutto questo, schiacciata dal peso della colpa. Una colpa inafferrabile come il vento, ma che si è insinuata nelle fibre del suo essere in profondità. E non le fa dimenticare quella lunga e calda giornata d'estate di tanti anni prima. I giochi alla ricerca di conchiglie, i nascondigli tra le rocce e quella piccola, fatale distrazione che ha distrutto un'intera famiglia. Da allora Cassie non le vuole più parlare e le due sorelle si sono allontanate irrimediabilmente. La sabbia e il vento non sono riusciti a disperdere il dolore, che è rimasto sepolto, come un cuore pulsante. Ma oggi Dora non può più fuggire, il soffio di una nuova vita respira dentro di lei e per amore del suo bambino deve ritrovare i pezzi perduti della sua vita. 

Parto con le cose che mi sono piaciute molto, la trama è sicuramente buona, buona anche la psicologia dei personaggi, belle sicuramente le descrizioni  paesaggistiche.
Altre descrizioni invece sono risultate tediose e nulla hanno aggiunto al romanzo, tra le note negative ci sono anche i passaggi temporali, gli stessi personaggi viaggiano tra passato e presente in modo sconclusionato, è difficile seguire la trama; difficile è anche capire la scelta dell'uso della terza persona quando la  storia è al presente, secondo me serve solo a rendere il tutto impersonale, il lettore rimane spettatore mentre dovrebbe essere coinvolto.
Darò a questa nuova autrice un'altra possibilità, al momento però mi sento un po' delusa il marketing ha creato delle aspettative molto alte che però non sono state soddisfatte; voi lo avete letto? che ne dite?

sabato 11 maggio 2013

Con i colori dei fiori

Lo scorso lunedì seppur malvolentieri per via della pioggia sono andata al mercato, pare propio che la matassina che mi serviva per la spring propio non me la vogliano portare; in compenso ho acquistato altri gomitoli di cotone, questa  volta però color ciclamino.


Essendo di carnagione pallida l'unico modo per ravvivarmi un po' è quello di optare per dei colori forti e brillanti, le tonalità neutre o pastello propio non mi donano, così non appena avrò terminato la mia pervinca che è a buon punto provvederò a sferruzzare un'altra maglietta vivace.

Questa foto l'ho scatta  qualche giorno fa, al momento ho finito entrambe le maniche e ne ho cucita una, devo cucire l'altra e provvedere a fare il collo.
Mi ci vorrà poco anche se al momento sono alle prese con un nuovo ricamo.
Ho iniziato una tovaglia commissionatami da una signora che molto apprezza i miei lavori, già qualche anno fa le avevo fatto un copriletto, diversi centri e cosine per la nipotina; questo dovrebbe essere l'inizio della mia ripresa verso il ricamo su commissione.
Il lino fornitomi da lei non è adatto al  punto croce, è parecchio irregolare, ma ha un colore bellissimo uno champagne bello brillante, ha scelto un traliccio di glicine da ripetere su tutti i lati ed al centro, ho cambiato i colori dello schema perchè più adatti al tipo di arredamento della figlia, quindi prossimamente su questi schermi ci saranno ben due lavori terminati (certo era ora, visto che ultimamente comincio i lavori e non li termino) ed un wip, quindi alla prossima...

lunedì 6 maggio 2013

La tv che piace a me

Il mio rapporto con la televisione è conflittuale, non mi piacciono la maggior parte dei programmi, anche le pubblicità sono insopportabili e quei personaggi che piacciono mi vanno subito in odio non appena si mettono a sponsorizzare qualche cosa ( vedi Aldo Giovanni e Giacomo), le pubblicità di telefonia poi propio non si possono vedere; ero anche contro le tv a pagamento tanto che ne è diventato argomento di dibattito durante il corso prematrimoniale.
Mio marito voleva Sky perchè da quest'anno fanno in diretta gli sport che a lui interessano, mantre la rai li trasmette solo in differita; io non lo volevo per principio, ho problemi con la tv che non pago, figuriamoci pagare per vedere la Marcuzzi che fa la pubblicità dello yogurt che fa venire la cagarella.
Ora dopo qualche mese di matrimonio mi accorgo che la nostra tv passa più tempo accesa che spenta.
Abituata in una casa dove non mancava mai la compagnia di due/tre persone e due cani, qui il silenzio è quasi assordante, mio marito parte la mattina alle 6 e fino alla sera alle 20.30 (minimo) non è a casa, a volte lavora anche di sabato mattina ed io qui non ho parenti, non ho amiche e le vicine, carissime persone non hanno meno di 60 anni.
Non è che mi lamenti, nè  che mi annoi  tutt'altro mi tengo molto impegnata tra cucina e lavori domestici in generale, ma mi manca un rumore di fondo e la tv in queto aiuta.


Ho scoperto i canali di cucina, Alice è il mio preferito e finalmente mi posso guardare i programmi di Jamie Oliver, ho imparato gli orari di quelli che preferisco e quando fanno le repliche; così se un procedimento è più complicato di un altro o se in un momento non sono attenta perchè magari sto stirando o pulendo il pavimento, posso sempre rivederlo ed assimilarlo.
Ricordo la prima sera che ho trovato per caso un documentario sui pittori impressionisti, bellissimo mi sentivo come una bambina la mattina di Natale; poi c'è "Visioni da cielo" dove una volta hanno fatto vedere la provenza, più o meno l'itinerario del nostro viaggio di nozze (giusto per ricordarmi che devo proseguire il reportage) ed "I più bei giardini di Francia".


Dopo essermi persa "I più bei giardini D'Italia" ho scoperto che con my Sky possiamo registrare tutta una serie di programmi che ci piacciono e vederli quando vogliamo.
Questi ad esempio vengono trasmessi il giovedì sera dalle 22 e noi a quell'ora finisce che ci addormentiamo quasi sempre, così ecco che me lo registro e quando voglio posso vedermelo.
Insomma mi si è aperto un mondo e quando invece la sera mio marito si guarda le registrazioni di "Indagini ad alta quota" io leggo e sferruzzo consapevole che il giorno dopo avrò una bella colonna sonora mentre sbrigo le faccende domestiche.


In tutto questo anche il mio giardino pur non essendo quello della reggia di Versailles gode dei mutamenti primaverili, ricordate come si presentava mogio mogio il mio lampone qualche tempo fa? ora forse grazie al consistente strato di letame maturo  è rigoglioso e non escludo che quest'anno dia i suoi primi timidi frutti.


Mi piace molto il colore di questi piccoli garofani che pensavo di tenere in casa, ma il maritino me li ha fatti portare fuori in men che non si dica e tutto sommato va bene così.


I giardini di Monet, Aix En Provance, guardo in televisione luoghi familiari o che tanto mi piacerebbe visitare e prendo spunto per quello che sarà nel futuro il nostro angolino.