Tutte le mie xxx

mercoledì 27 marzo 2013

L'isola delle farfalle

E' da un po' che non scrivo di libri, non perchè non ne abbia letti, ma onestamente non ho trovato nulla di particolarmente interessante da recensire, piattume, tristezza, romanzi che sembrano scritti da gente semianalfabeta, libri che sfiorano i 20,00€  per cui non ne avrei pagati 2,00€.
Ero alla ricerca di una lettura che parlasse di sentimenti, amori, vendette, segreti e antiche profezie; certo avrei potuto rileggermi l'opera omnia di Shakespeare, ma che gusto ci sarebbe stato?non sono abituata a rileggere anche se si tratta di qualche cosa che mi è piaciuto molto e così ho richiesto alla biblioteca uno dei libri che a Natale ho regalato a mia zia.
Ormai lo sapete mia zia, così come mia madre leggono libri con determinate caratteristiche: prima tra tutti il carattere di scrittura, deve essere abbastanza grande, i personaggi non devono essere molti, ben caratterizzati e dai nomi semplici, i passaggi spazio temporali ben delineati, la trama non troppo complessa, ma non banale; così  eccolo...
Pur non avendolo ancora letto ho pensato di affidarmi al titolo, alla copertina ed a questa  collana della Giunti di cui avevo già letto "Il giardino degli incontri segreti".


Mentre assiste impotente alla fine del suo matrimonio, Diana, una giovane avvocatessa berlinese, parte per l'Inghilterra per rivedere l'amata zia in punto di morte. Nelle sue ultime parole, la zia accenna a un segreto di famiglia custodito gelosamente per lunghi anni, chiedendo alla nipote di riportarlo finalmente alla luce. Seguendo le sue indicazioni, nell'antica e lussuosa dimora di Tremayne House, Diana rintraccia alcuni oggetti, tra cui una vecchia foto ingiallita che ritrae una donna di fronte a una casa tra le palme. Si tratta forse della bisnonna che un tempo viveva in Sri Lanka? Diana parte per quelle terre lontane alla ricerca delle proprie origini, e sull'isola delle farfalle scopre l'antica profezia che ha cambiato per sempre il destino della sua famiglia, un amore proibito e mai dimenticato, e la strada per ritrovare finalmente se stessa. E sarà proprio una farfalla a indicarle la via. 

Non mi sono sbagliata si è trattato di una lettura veloce, un paio di serate sono bastate per queste 503 pagine; appasionante con ambientazioni afascinanti che vanno dalla campagna inglese allo Sri Lanka, con i suoi elefanti, i monasteri buddhisti, la cannella, il tè ed  i fiori di frangipane.
Sicuramente lo consiglio se da un romanzo vi aspettate tutto ciò che ho scritto in precedenza, certo non è Shakespeare, ma chisenefrega, cercavo un buon romanzo d'evasione e l'ho trovato.

Tra le altre cose che non faccio da un po' c'è la mia spring little fae, mi manca un pezzo della gonna, ma magari dopo Pasqua riuscirò a postare una foto con la gonna terminata, è che tutto quel rosa mi annoia da morire e quindi prendo mille scuse per non proseguirla.

mercoledì 20 marzo 2013

Considerazioni culinarie

Dop il periodo di Natale avevo pensato che quello precedente al pagamento delle tasse sarebbe stato un periodo economicamente più tranquillo; mi sbagliavo di grosso.
Prima c'è stata la bolletta del gas relativa al periodo di dicembre e gennaio (il periodo in cui il nostro camino ha funzionato ad intermittenza).
Letto su internet l'importo a me è quasi preso un colpo, abbiamo atteso l'arrivo della bolletta con le specifiche ed abbiamo constatato che non ci sono stati errori, ma poi parlando con amici paerenti e conoscenti varie ed abbiamo stabilito che quella che per me era una botta in realtà è stata acqua fresca, alcuni hanno pagato per un immobile molto più piccolo del nostro quasi il doppio.
In casa c'è un buon isolamento ed i pannelli solari sicuramente aiutano, non so ancora bene quantificarne l'utilità (per quello che è il nostro caso specifico), ma in alcuni paesi del nord Europa ci sono abitazioni che funzionano quasi esclusivamente ad energia solare, evidentemente essendo noi al sud dovrebbero funzionare di più.
Non sono molto documentata al riguardo, ma ho già segnato alcune letture che mi potrebbero aiutare a capirne meglio i meccanismi in modo poi da poterli usare al meglio.
Poi è arrivata la bolletta dell'acqua ed ora siamo in fiduciosa attesa di quella dell'energia elettrica di cui già sappiomo l'importo; a tutto questo c'è da aggiungere la revisione della macchina.
Insomma le mie previsioni di semirisparmio sono andate a farsi benedire.
In tutto questo sto valutando la possibilità di risparmiare qualche cosa sul cibo, non che ci voglia mettere alla fame, per fortuna non siamo ancora a quel livello di povertà, ma leggevo di persone che sono riuscite a modificare il loro modo di nutrirsi in favore di uno stile più sostenibile economicamente e fisicamente, queste persone mangiano carne 1/2 volte la settimana.
Accetto consigli, noi siamo carnivori e per me è difficilissimo prevedere un pasto che non comprenda la carne, parlo di un pasto perchè noi non siamo abituati ai piatti unici; facciamo sempre primo, secondo e contorno.
In estate è già più semplice, peperoni ripieni, melanzane alla pizzaiola, polpette di zucchine o melanzane, torte salate di verdure e formaggi, ma in inverno è difficile prevedere un secondo che non contenga carne.
Mio marito tra l'altro non mangia legumi, finocchi, cavoli, broccoli ecc., solo da quest'anno si sta abituando a mangiare porri, radicchio, asparagi e carciofi (questi ultimi neppure tanto volentieri).
Una volta a settimana faccio ravioli o tortellini in brodo, una volta a settimana la pasta (solitamente le trofie, perchè il pesto non gli piace) al ragù.
Ieri sera ad esempio ho fatto degli involtini con i porri li ho riempiti però con salsiccia, formaggio e pangrattato, il risultato è stato ottimo, ma anche in questo caso seppur non essendo la carne l'ingrediente primario era comunque presente, idem dicasi quando faccio le polpette di pollo ai formaggi, non so più ci penso e più mi riesce difficile concepire un menù invernale senza carne.

domenica 17 marzo 2013

Torta al cioccolato

A volte mi sento molto miss Murple, Sig.ra Flatcher e Joice Barnaby insieme, no per fortuna la mia giornata non è caratterizzata dal ritrovamento di cadaveri assassinati, ma i miei passatempi sono molto diversi da quelli delle mie amiche e fanciulle della mia età.
C'è chi sfoggia fisici bestiali grazie allo Zumba fitness, c'è invece chi settimanalmente esce con le amiche per l'aperitivo, la cena e la puntata in discoteca; i miei passatempi invecer ricordano molto quelli di queste attempate signore.
Leggo, ricamo, lavoro ai ferri ed il massimo della mia vita sociale si esprime nel week end che precede San Giuseppe, festa del papà e santo patrono del paese accanto al nostro, dove ogni anno si tiene una recita nel dialetto locale.
Quest'anno non ha fatto differenza, anzi mi sono avvicinata al paesello e quindi era d'obbligo che partecipassimo; abbbiamo quindi spostato l'appuntamento per cena del sabato sera con i miei genitori posticipandolo alla domenica.
E' il primo anno che non mi alzerò la mattina del 19 facendo gli auguri a mio papà e così ho pensato di festeggiare in anticipo preparando una bella torta che di recente faccio abbastanza spesso e che replicherò a breve il giorno in cui verrà a trovarmi una cara amica che ancora deve vedere la casa e l'album di nozze.
Lo sapete non ho le capacità fotografiche delle amiche foodblogger, ma vi posso garantire che con poco impegno il risultato è garantito; ecco quindi a voi la ricetta.



Sciogliere a bagnomaria 100 g di burro, 100 g di cioccolato fondente; in una terrina sbattere 150 g di zucchero, 3 uova  e 100 g di farina, aggiungere la crema di cioccolato ed infornare a 180° per 30 minuti a forno preriscaldato.
Per la crema: Sciogliere a bagnomaria 200 g di cioccolato fondente, 30 g di burro e 200 ml di panna liquida da montare non montata.
Versare il composto ancora caldo sulla torta fatta intiepidire per 5 minuti, mettere in frigo per 3 ore.
 
A mia discolpa per la pigrizia che sembro spesso dimostrare nei mieimomenti di relax c'è un clima non propio primaverile che alterna giornate soleggiate a giornate di pioggia continua ed a tratti ancora neve.
Ho però approfittato delle belle giornate per piantare ancora qualche bulbo.


Prossimamente se il tempo mi assisterà ho da piantare il lampone, qualche giglio che arriva diretto dal giardino di mia zia ed un' altra pianta che sempre la mia super zia dal pollice verde ha moltiplicato apposta per me, non ne conosco il nome, ma fa un bel cespuglio di fiori bianchi.
Ad oggi posso solo mostrtrarvi i progressi fatti dai miei giacinti, per la verità si sono aperti ancora rispetto al momento dello scatto, ma poi ha cominciato a piovere.


Cosa posso aggiungere, la mia fata giace incompiuta nel cesto da ricamo, ma con qualche punto in più rispetto all'ultimo wip in compenso ho iniziato un altro paio di calze ed ora posso dirlo sono diventata una calzinista seriale, non so se questa cosa sia positiva o meno, forse è solo un'altra delle mie manie compulsive che a volte mi prendono, ma tutto sommato direi che va bene così; almeno non mi sono data al poker.

lunedì 4 marzo 2013

In attesa della primavera

Accidenti c'è qualche cosa che non va, mi stavo abituando al sole ed al bel tempo, ma questa mattina già c'era la nebbia, rinvigorita dalle giornate scorse ho deciso di andare comunque al mercato a piedi.
Certo questa mattina non ha conservato il calore e la luminosità di ieri, ma mi ha fatto bene muovermi un po' e scrollarmi di dosso il torpore invernale.
Purtroppo  danno ancora neve  per mercoledì, mi auguro che si stiano sbagliando; l'errore mi va bene, ma la mia grande paura è che non si sbaglino e che in un baleno il freddo ed il gelo  ci facciano dimenticare di questa settimana.
Nel frattempo ho anche cambiato dieta, asparagi e carcifi mi riempiono il frigo ed ora che anche Marco li mangia posso sbizzarrirmi con mille ricette; in mio soccorso giunge anche l'ultimo numero di Alice cucina dove Persegani ci propone gli asparagi fritti, mentre Cristina Lunardini ci prepara una torta salata con i carciofi ed il taleggio.
Per fortuna Marco si sta abituando a mangiare cose che prima non avrebbe neppure preso in considerazione ed io mi diverto a sperimentare.
Presa dalla frenesia ho fatto tutti i bucati che vi dicevo nel precedente post ed ho riesumato (giusto per una foto) il copriletto a filet che la mia bravissima suocera mi aveva preparato già anni fa, il confezionamento con il tessuto è stato un regalo di Natale dei miei genitori.


Lo schema delle strisce verticali era su di un giornale credo risalente agli anni '70/'80 e si presentava in bianco cucito con del tessuto di raso, con questi colori credo si sia dato un tocco di contemporaneità al lavoro che mi sembra si sposi bene con l'arredamento ed i complementi.
Da quest'angolazione potete vedere come si presenta la nostra camera da letto con Il mio "Angel of grace" appeso sopra la testata del letto e la parure di centri sempre gentilmente offerti dalla suocera che non si esime mai dal lavorare con il filo sottile.
Qui sotto c'è il dettaglio del centro del mobile.


Il motivo è lo stesso del copriletto riadattato nelle dimensioni.
Dietro non si vede, ma c'è la cuccia della nostra Cloe che però preferisce dormire sul letto con mamma e papà, anche se ogni tanto rotola giù facendo gran botti nel cuore della notte.
Eccola ronfare sul divano, abitudini che ha preso a dispetto della disciplina e della buona educazione canina, cosa che abbiamo tralasciato di insegnarle (non fatelo mai) visti e considerati i traumi subiti nell'allevamento lager da dove è arrivata (ormai qualche anno fa).
L'anarchia regna sovrana ed è lei la regina e padrona indiscussa di casa.


Finalmente anche la natura si sta risveglando e pur essendo il  nostro giardino  un work in progress fanno capolino i fiori piantati lo scorso autunno.
Questo gicinto fotografato ieri, oggi ha già subito un notevole cambiamento, questa mattina era già più aperto.


Questo sotto è un tulipano, ma qualche cosa mi dice che qualcuno ha provato ad assaggiarlo per sentirne il sapore, devo dedurne non le sia piaciuto altrimenti conoscendola avrebbe estirpato tutto il bulbo.


Anche le piante aromatiche hanno un bell'aspetto (salvia a parte) ed hanno resistito con tenacia al loro primo inverno.


Il prossimo lavoro, dopo aver livellato il terreno sarà mettere il prato, abbiamo pensato di sistemare il prato a rotoli perchè la semina era impensabile con la cagnolina e la quantità di erbacce presenti nel terreno accanto al giardino; il costruttore che dovrebbe edificare l'area non lo tiene pulito e ne ha fatto una discarica abusiva dove bivaccano topi e animali vari e crescono piante infestanti tipo gramigna.
Speriamo con una bella pulizia a fondo e con i rotoli già pronti di ovviare al problema.
Per voi quali saranno i primi lavori portati dalla primavera e dal clima mite?