Tutte le mie xxx

martedì 21 febbraio 2017

Orsetto irlandese

Tra i ricami che ho fatto in gravidanza per il mio Davide e che ancora non vi ho mostrato c'è questa copertina di pile anallergico per bambini.


Acquistata anch'essa al Gic Moda https://www.facebook.com/groups/826491697384642/?fref=ts si è dimostrata una preziosa alleata per il lettino del nostro bimbo.
Perfetta per la mezza stagione è diventata un caldo copriletto nella stagione fredda.
In questi giorni ho creato una nuova pagina facebook per i miei ricami se vi fa piacere passate a trovarmi e ditemi cosa ne pensate: https://www.facebook.com/ilmiogiardinofatato/ 
L'idea è nata perchè molte amiche dopo la gravidanza mi hanno chiesto quando avrei ricominciato a ricamare su commissione e mi hanno suggerito di mettere on line i miei lavori, certo il tempo adesso è veramente poco e poi mi sono lanciata in un nuovo progetto di Mirabilia, ma essendo un S.a.l. (di cui vi parlerò più avanti) a lunga scadenza dovrei riuscire a gestire tutto.
Ricamare mi aiuta emotivamente a staccare la spina e così, eccomi a ritagliarmi quei pochi minuti di pausa al giorno che spesso vengono interrotti prima del previsto da un urlo sovraumano.

lunedì 13 febbraio 2017

Un'estate magica

Ecco un altro libro letto in pochissimi giorni mentre Davide si abitua piano piano a non stare più in braccio.
I romanzi che leggo negli ultimi anni si somigliano tutti, più o meno sono così: c'è una povra fiola (povera ragazza) che ha talento e belle idee, ma pochi soldi, sfigata anche in amore trova il principe azzurro e in un solo colpo risolve problemi di cuore e di danaro; mi piacciono i lieto fine e non mi andrebbe di leggere di banche che pignorano immobili o di fanciulle lasciate sotto un ponte.


È un po' di tempo che le cose per Wiebke non vanno per il verso giusto. Non ha passato uno degli esami più importanti del suo corso di laurea in biologia, ha lasciato il fidanzato che la tradiva, e la sua migliore amica passerà delle romantiche vacanze con il nuovo amore, lasciandola sola in città per tutta l'estate: una prospettiva davvero sconfortante. Chissà se la zia Larissa vorrà ospitarla per un paio di settimane nella sua casa in campagna sulle sponde del lago di Müritz? Da sempre un mito per Wiebke, Larissa è single, indipendente e creativa; è fuggita dalla città dopo aver tagliato i ponti con la famiglia in maniera turbolenta. Wiebke non conosce il segreto che sta dietro a questa decisione: sa solo che dodici anni prima Larissa ha perso in modo tragico il suo grande amore, e da quel momento si è rifugiata in campagna, dove dipinge magnifiche scarpe da sposa e coltiva more, circondata dai suoi animali. L'arrivo di Wiebke, con la sua vitalità e il suo affetto, crea scompiglio nella vita di Larissa e del piccolo paesino in cui vive, mettendo alle strette la zia: è giunto il momento di imprimere una svolta alla sua esistenza, complice anche il nuovo, misterioso vicino di casa... Ma riusciranno le due donne a reagire agli imprevisti che ogni trasformazione porta con sé?

La trama è un po' scontata, la protagonista cade in bicicletta proprio ai piedi del suo principe, che la raccocglie, la cura e la porta a casa, da allora è un susseguirsi di carinerie per conquistarla, ma paesaggi bucolici, personaggi accattivanti e la scrittura scarrevole della Bomann ne fanno un romanzo piacevole, da leggere in totale relax.
L'unico personaggio che proprio non ho amato è Max il protagonista maschile che ha rubato il cuore a Larissa, ma che non ha una storia sua; tra tutti è il personaggio più scontato.
Nonostante questi piccoli nei ve lo consiglio se amate le letture senza pretese, ma che vi permettono di sognare.

lunedì 6 febbraio 2017

Borsa fasciatoio per la piccola Aurora

In questi mesi non sono stata proprio a digiuno di crocette, qualche cosa, seppur non particolarmente impegnativa sono comunque riuscita a ricamarla, anche perchè i bambini attorno a noi si stanno moltiplicando a vista d'occhio, quindi pur usando dei semplici soggetti sono ho confezionato qualcosa di bello ed utile.
Forse ricorderete la borsa fasciatoio che avevo preparato per Davide; ora giace in pianta stabile sul tavolo del nostro soggiorno.
Dovete sapere che la nostra casa è costituita di due livelli, la zona giorno al piano terra e quella notte al piano superiore; dove abbiamo allestito la cameretta del nostro bimbo abbiamo messo anche il mobile fasciatoio con la cassettiera, la vaschetta per il bagnetto e il fasciatoio, ci è stato subito chiaro che non avrei potuto portarlo di sopra ad ogni cambio di pannolino rischiando di inciampare ad ogni scalino e per il peso ( suoeriamo i 10kg da diverse settimane) di Davide.
Così ho dovuto smatellare il soggiorno e provvedere a trasformare il tavolo in un fasciatoio; in questo la borsa mi è stata utilissima.
Con la nascita della piccola Aurora ho pensato che sarebbe stato un pensiero utilissimo e così ne ho fatta una da femminuccia molto fru fru per accontentare i gusti della mamma.


Qui sopra la vedete chiusa.



Qui aperta.


Il tessuto pur avendo dei delicatissimi disegni in rosa ha anche un richiamo di foglioline verdi, proprio come nel ricamo e la balza rosa e bianca si sposa bene con tutto l'insieme.
Spero che i neogenitori la useranno tanto quanto sto facendo io con la mia.

venerdì 3 febbraio 2017

L'eco lontana delle onde del nord

Dall'inizio della gravidanza, in particolare da quando è nato Davide leggo soprattutto favole e libri per bambini, avrei dovuto farne una rubrica, ma il tempo è sempre pochissimo.
Giusto ieri parlavo con la mia dottoressa che mi ha consigliato di portare più spesso il bimbo dai nonni, cosa che per la verità mi ero già riproposta diverse volte, ma per il momento messa in pratica poco.
Due volte a settimana i miei genitori ci vengono a trovare ed in quei momenti io devo stirare, portar fuori la spazzatura, preparare i pasti per noi e per lui, pultire il camino, pulire i filtri del Cenerentolo e fare un sacco di altre incombenze domestiche che sarebbe troppo lungo elencare; il risultato è che non stacco mai la spina e le notti è un continuo alzarsi.
La scorsa notte ad esempio Davide era sveglissimo, ha cominciato a chiacchierare ed alla fine ci siamo trovati in cucina, io per una camomilla e lui per giocare con Donatello il martello. 
Insomma tornare alla mia vita sarà impossibile, ma devo riprendermene almeno un pezzetto, lo devo fare soprattutto per il nostro bimbo; non vorrei che mi vedesse sbarellare totalmente un giono o l'altro.
Il primo passo è stato abituarlo un pochino a stare nel box, giusto per giocare in sicurezza se devo fare qualche cosa e per abituarlo piano piano mi sono messa a leggere i romanzi che piacciono a me. Parto dal presupposto che la lettura passiva non ha mai fatto male a nessuno e se anche non capisce e non si diverte amen, avrà il suo momento con i suoi lebrettini cartonati che non vede l'ora di mettersi in bocca.
Così ecco a voi una recensione .


Dopo la dolorosa separazione dal marito, Annabel cerca di ripartire trasferendosi sull'isola di Rügen, nel Mar Baltico, con le sue bianche scogliere di gesso e le lunghe spiagge incontaminate. In una magnifica casa sulla costa, con un nuovo lavoro in un hotel del posto, Annabel è certa di poter ritrovare la serenità. Finché un giorno, nel porto di Sassnitz, scorge una vecchia barca a vela con una scritta sbiadita sul fianco: "La Rosa delle Tempeste". Un nome che suscita in lei un'attrazione immediata e irresistibile. Accarezzando il sogno di comprare la barca, per restaurarla e trasformarla in un caffè sull'acqua, Annabel si imbatte nell'affascinante Christian Merten, anche lui interessato all'acquisto per ragioni piuttosto oscure. La scoperta di una lettera nascosta nella stiva mette ben presto Annabel e Christian sulle tracce di una donna che, oltre trent'anni prima, proprio su quella barca, era fuggita dalla Germania Est. Ma Annabel non può immaginare che nella Rosa delle Tempeste è sepolto un segreto che ha segnato tragicamente la sua infanzia. E che potrebbe cambiare per sempre il suo futuro. 

Amo questa scrittrice che però mi aveva un pochino delusa nel suo romanzo di Natale, in questo caso, invece ho trovato la solita scrittura scorrevole, con personaggi ed ambientazioni vivide.
Scritto in prima persona è una matrioska di racconti che coinvolgono il lettore, tanti ingredienti che combinati tra loro si sposano alla perfezione, ve lo consiglio per queste giornate d'inverno da leggere davanti al camino con una tazza fumante in mano.